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Un anno pazzo di concerti
14.07.2018
Daddy Yankee

Il tour inizia in giugno 2017 a Zurigo. Il mio primo vero concerto Reggaeton. Uno spasso, tanto quanto la tre giorni che ha fatto da corollario.

Per chi non fosse avezzo al Reggaeton posso canticchiarvi due ritornelli e subito capite chi è. Proviamo?

A ella le gusta la gasolina (whatcha say)
Dame más gasolina! (Hey)
Como le encanta la gasolina (whatcha say)
Dame más gasolina! (Hey)
A ella le gusta la gasolina (yeah)
Dame más gasolina! (Yeah)
A ella encanta la gasolina (yeah)
Dame más gasolina! (Hey, hey hey)

… che poi cantata da me si traduce in … me gusta la gasolina … nanananana gasolina… beh… ok… è di qualche anno fa… forse non la ricordate...

Ma se vi dicessi:
Pasito a pasito, suave suavecito
Nos vamos pegando poquito a poquito

Eeeeeeesatttooooooo! Proprio lui.

Insomma, un concerto da paura. Poi, appunto, la tre giorni in camper a Zurigo con tanto di soggiorno rivalago sulla Limmat… potrei dire che non aveva prezzo ma ben sapete com’è Zurigo e capirete che non ce l’hanno proprio regalato! Ahahahahahah

Vasco Rossi – Modena Park

Arriviamo anche al primo di luglio con l’Evento. Vasco Rossi, Modena … Mondena Park!

E chi non ha ancora sentito parlare del record mondiale di Vasco per i suoi quarant’anni di carriera con il record mondiale per un concerto a pagamento?

Come si poteva, dico io, cicchettare un evento simile?

Da qui una calmatina, causa rinvio del tour di Shakira, fino a febbraio.

Gli Sgaffy e il loro Ska.

Beh, storie di carnevale, ma mi sono sparato il concerto degli Sgaffy la domenica sera di carnevale (data zero) in tendina e poi il martedì con il concerto ufficiale al capannone centrale.

Una meraviglia sentirli dire a fine concerto, davanti a un folto pubblico, di non andarcene perché ora arrivava una band che suonava sul serio e, girandosi, vedere il capannone svuotarsi.

Shade

A marzo arriva il turno di Shade al Vanilla. Bene, bene, ma non benissimo, il ritornello della canzone tormentone di fine estate 2017. Per contro un concerto che è andato super bene. Toccante il duetto con Federica Carta (che bello sarebbe stata la sua presenza su quel palco anziché la base…) e impresisonante il momento del freestyle in battaglia con uno del pubblico.

L’ho raggiunto per la fotografia, incurante dello scatto come forse si noterà, solo per dirgli: “Oh, ragazzo, sei forte!”

Il Pagante

In aprile o giù di lì arriva il Pagante. Pamela comunica che le sarebbe piaciuto andare a quel concerto, che non era in programma, e io irrompo nel discorso con un “vengo anch’io” che sbaraglia ogni incertezza sull’andarci o meno.

Volevo andarci su una Limousine carica di Don Pero, ma alla fine mi sono accontentato della Nissan Pixo con la RedBull.

Però ho avuto l’occasione di incontrarli per consegnarli una bottiglia di Moët e il testo del capitolo presente nel mio nuovo manoscritto dove li tiro in ballo. Spiegato loro il progetto e il perché sono finiti nel romanzo mi hanno congedato con un “facci sapere”.

Incredibile l’allegria che portano sul palco quei tre ragazzi.

Romeo Santos

A Romeo, “Ero mejo der colosseo” come l’abbiamo battezzato in famiglia, il compito di battezzare maggio. Un battesimo a Milano all’area Expo sotto il diluvio universale, ma ragazzi che concerto proposto dal Re della baciata!

Non ci avrei mai scommesso, eppure sono uscito bagnato da cima a fondo con un senso di appagamento completo.

Pazzesco il momento dove, sedutosi su uno sgabello, si rivolge al pubblico e dice: “ora pensate di essere davanti a un fuoco con un amico e intonate alcune canzoni”. Da lì le richieste dal fronte del palco con Romeo a intonarle a cappella con il coro del pubblico. Altro momento degno di nota quando, chiamati due sul palco, ha cantato quella canzone fatta con Daddy Jankee e Nicky Jam (quest’ultimo è mancato in quest’anno ma in fondo l’ho poi visto per ben due volte due anni fa…).

Una chicca. Mia figlia grande, in dolce attesa, saputo che c’era il concerto ci dice: “vengo anch’io.” Io la guardo e le rispondo “ma non hai il biglietto.” Mi sorride e risponde “fa niente prendo i vostri.”

Ah, beh, allora…

Vasco Non stop 2018

Giugno si apre con Vasco a Torino. Quasi quasi diventa consuetudine la tappa del Kom ma anche lui si presenta sul palco in forma perfetta con una scaletta da urlo, accompagnato da una band rivisitata che non fa rimpiangere i “pensionati”.

L'albergo non era tanto distante dall'Olimpico, ma occorreva il tram. Ad attenderlo c'era il mondo intero. Arriva il Tram che è già pieno. Gente che spinge per salire stipando ancor di più chi già era su. Guardo perplesso la scena e mi dico: "io, lì? Ma siamo matti?". "Taxi!" Tra l'altro, che l'Olimpico non fosse troppo distante l'ho scoperto al rientro quando, per un qui pro quo, ho perso ogni mezzo per tornare e me la sono fatta a piedi...

La parte più divertente di tutto il fine settimana? La scorribanda in Torino con Cinzia e Dana. Pregevole quel baretto messicano nelle vie del centro storico...

Shakira

E sul finire di giugno arriva anche lei, Shakira al Mediolanum di Assago. Sono sette anni che manca dalle scene, troppi, come lei stessa ammette, ma cavoli che concerto! Emozionante… anche quando sui saluti quasi la faccio cadere… ma questa è una storia che racconterò a parte nei prossimi giorni (forse).

Prince Royce

Un fulmine a ciel sereno questo concerto, deciso su due piedi sulla proposta arrivatami a Torino mentre aspettavo Vasco. Pamela scrive: “Papi, il 4 luglio a Milano c’è Prince Royce!”

No, poi dico, mica un concerto da niente, al Milano Latin Festival. Un incredibile lunapark alcolico. Non il miglior concerto dell’anno, ma comunque su livelli stratosferici anche lui.

Una chicca? Vado al bar del parterre e chiedo un altro Margarida. Mi dicono che lì servono solo birra. Eh bon, mi dico, vada per la birra. Torno da Pamela con una Corona. “Come mai la Corona?” Rito e le rispondo “beh, quello del bar dice che con un fisico alla Van Disel tipo il mio non potevo bere altro che Corona.”

Unico neo le casse che ogni tanto grattavano, ma come detto a mia figlia… dopo due o tre margarida suonavano che era uno spettacolo!

Eminem

14.07.2018. Questa è stata la pazzia che ha chiuso l’anno pazzo dei concerti. Eminem in London City. Sì, proprio lì, preso il volo alla Malpensa sabato mattina, gironzolato un po’ per Londra (29200 passi record assoluto!), concertone (perché tale è stato), dormito pochissimo e via la domenica mattina sul volo di ritorno.

Intendiamoci, quelli che ho visto e descritto prima sono stati ottimi concerti, alcuni magnifici, ma quello di Eminem a Londra è stato IL concerto. Perfetto nell’acustica, lui in forma smaliante, scaletta che meglio di così non poteva metterla giù senza punti morti e ambiente assurdo.


Ecco, questo il mio gironzolare.
Tra l’altro, l’anno nuovo è partito con una potenziale nuova bomba rock, ma ve la racconterò l’anno prossimo (o prima? Vedremo…).

Rammarici? Sì, uno. Gente de Zona suona a Milano il 18.08.2018 e la Perli’s family parte per il mare. Saranno la punta di diamante della prossima stagione.

Buoni propositi per il futuro? Sì, uno. Se Shakira si muove ancora in tour mondiale vado a vederla a Barcellona (ma questa volta con la family aggregata).

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